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martedì 22 giugno 2010

Noce di Cocco

Noce di cocco
Noce di cocco


La noce di cocco è il frutto della palma di cocco (nome scientifico Cocos nucifera ), una pianta appartenente alla famiglia delle Arecaceae e originaria dell'Indonesia; si tratta di una pianta che può vivere parecchi anni, anche più di 100, e che può superare i 35 metri di altezza. Le sue foglie sono molto lunghe, misurano normalmente dai 4 ai 6 metri.
La noce di cocco viene coltivata in quasi tutti i paesi tropicali, in modo specifico in Thailandia, India, ed Indonesia; al momento dell'acquisto, onde poterne verificare la freschezza, è bene scuoterla per accertarsi della presenza al suo interno dell'acqua. L'assenza di quest'ultima ne pregiudicherebbe senza dubbio la freschezza.
Oltre che intera la noce di cocco la si può trovare in vendita in diversi modi: essiccata, a bagno nel latte, grattugiata e grigliata.
La noce di cocco è composta per il 50% circa da acqua, dal 9,4% da fibre, dal 14 % da carboidrati, dal 10% da zuccheri e da lipidi.
Discreta la quantità presente di minerali presente nella noce di cocco, tra i quali citiamo zinco, potassio, ferro, rame, magnesio, fosforo, sodio e magnesio.
Sul fronte delle vitamine la noce di cocco contiene Vitamina B1, B2 ( in piccolissima percentuale ), B3, B5 e B6; in seguito troviamo l'acido ascorbico, o vitamina C, vitamina E, K e J.
Per quanto riguarda gli aminoacidi questi quelli presenti in maggior percentuale: acido glutammico, arginina, acido aspartico, fenilalanina, glicina, isoleucinana, serina, treonina, e cistina.

Proprietà Curative e Benefici della Noce di Cocco e la sua acqua.
Essendo la noce di cocco ricca di potassio rappresenta un ottimo alimento ricostituente per reintegrare i sali minerali in caso di bisogno; la buona presenza di vitamina B e C la rende utile nel trattamento di alcuni disturbi quali possono essere la debolezza in generale, problemi di nervosismo e i disturbi urinari. Secondo alcuni studi la noce di cocco aiuterebbe ad eliminare l'aria presente in eccesso nello stomaco e nell'intestino e avrebbe anche proprietà utili al fine di eliminare le tossine presenti nell'apparato digerente.
L'acqua di noce di cocco è un alimento caratterizzato da molte proprietà e benefici che si esplicano nei confronti dell'organismo umano:contiene pochi grassi, molti microelementi, elementi minerali e vitamine che contribuiscono al mantenimento di un organismo sano. La sua assunzione genera benefici al sistema immunitario rinforzandolo, ha effetti positivi sul sistema nervoso, aiuta la digestione, ed ha proprietà rigenerative a livello cellulare.
L'acqua di noce di cocco, per le sue caratteristiche, è considerata un ottimo sostituto del plasma sanguigno in quanto è una sostanza sterile che non distrugge i globuli rossi ed è tollerato senza difficoltà dall'organismo umano.
Infatti durante la seconda guerra mondiale e successivamente durante la guerra del Vietnam, l'acqua di noce di cocco veniva direttamente iniettata ai feriti quando non vi era a disposizione il siero del sangue.
Il latte di cocco non va confuso con l'acqua che si trova all'interno della noce; esso infatti è il liquido che si ottiene dalla spremitura della polpa di cocco insieme all'acqua con successiva filtrazione. In alcune isole dei mari del sud il latte di cocco viene ancora impiegato come bevanda alternativa al latte per lo svezzamento dei neonati.
Può essere preparato anche in ambito domestico grattugiando un paio di etti di polpa di cocco fresco che andranno poi ricoperti con il doppio di acqua calda; una volta raffreddato si potrà filtrare il tutto con un panno di cotone strizzandolo per bene alla fine. Il latte di cocco non contiene lattosio, abbonda di acido laurico, presente anche nel latte umano ed è stato dimostrato che ha proprietà utili alla salute delle ossa. Lo si trova in commercio, spesso in lattine, sui banchi degli ipermercati.

Le calorie del Cocco.
La noce di cocco è molto nutriente e consigliabile per chi vuole aumentare di peso; 100 gr. di polpa edibile forniscono infatti 360 calorie.

giovedì 10 giugno 2010

Penne con Sughetto di Persico Salmone e Tonno

Questo piatto è stato ideato da me perchè avevo comprato il pesce persico per preparare il " Persico aromatizzato alla Salvia" e avendone comprato troppo, ne usai una parte per preparare anche un primo appetitoso, che faccio spesso con il salmone ed il tonno. Naturalmente, per un primo piatto, per me gustoso, ho usato le penne rigate, così il sughetto nn scivolava via. 

Ingredienti
300 g di filetto di persico
una confezione di salmone affumicato Rio Mare
80 g una scatoletta di tonno Rio Mare
6 cucchiai di passato di pomodoro
1/2 bicchiere di vino
evo aglio basilico

Ho soffritto, l'aglio e aggiunnto il pesce tagliatto a tocchetti, ho sfumato con il vino bianco, una volta evaporato ho aggiunto 7 cucchiai di passato di pomodoro (io compro i pelati e poi li frullo), ho aggiunto il salmone sgocciolato, il tonno e acqua q.b. 


A cottura quasi ultimata ho messo il basilico.
Intanto ho cotto le pennette rigate, le ho scolate e mantecate nel sugo.
Buon appetito.....

sabato 5 giugno 2010

Radicchio




Sytoria del radicchio

Per secoli il radicchio è stato il cibo deli poveri. Ad un certo punto questa comunissima cicoria spontanea delle nostre campagne si trasformò nel in un pregiato ortaggio dell'inverno. La cicoria (o radicchio selvatico) “Cichorium intybus” era già conosciuta dai Greci e dai Romani che la usavano cruda come insalata attribuendole proprietà terapeutiche tra cui quella di curare l’insonnia. SI trovano poi citazioni di Plinio il Vecchio (23–79 a.C.) nel “Naturalis Historia” e di Galeno (129 d.C.– 210 d.C.) che la definisce erba amica del fegato. Apicio (25 a.C.) esperto di gastronomia dell’antichità cita il radicchio o cicoria selvatica consigliando di servirla con garum, poco olio …e cipolla affettata. La radice della cicoria serviva anche per fare un surrogato del caffé,impiego introdotto nel XVII secolo circa a scopo terapeutico. Il radicchio rosso viene introdotto in Veneto intorno al XV secolo forse nella sua forma spontanea piuttosto diverso da quello che oggi consumiamo come Radicchio tardivo di Treviso. Aurelio Bianchedi, direttore del’Ispettorato Agrario di Treviso, dava per certo in una sua monografia del 1961 che «Se l’origine del Radicchio rosso di Treviso è tutt’ora avvolta nel buio dell’incertezza, la sua storia diventa chiara a metà del XVI secolo quando, per la prima volta in Italia, l’ortaggio meraviglioso venne sottoposto a coltivazione con forzatura in provincia di Treviso e più esattamente in frazione di Dosson del comune di Casier. Attestazioni attendibili lo documentano».


Il radicchio, o cicoria rossa, è un ortaggio da foglia del gruppo delle cicorie, a prevalente consumo invernale. Le varietà del radiccchio sono: radicchio rosso, con foglie di colore rosso intenso, radicchio variegato con foglie striate di diversa forma e intensità e radicchio bianco. Usato in tante ricette, nei risotti e alla griglia, ha un sapore tendente all'amaro. Il radicchio presenta un sapore dolce nei tipi precoci e un delicato retrogusto amarognolo nei tipi tardivi. Le definizioni di radicchio precoce e tardivo derivano dal periodo in cui avviene la raccolta. Cambia il colore e la forma a seconda delle varietà

Il radicchio ha molte caratteristiche benefiche. È depurativo ed è consigliato in caso di stitichezza e grazie all'elevato contenuto di vitamina A, vitamina C e di ferro, facilita la digestione, la funzione epatica e stimola la secrezione biliare. Inoltre è ottimo anche in caso di diabete, obesità ed insonnia. È particolarmente indicato a chi ha problemi di pelle, di artrite e di reumatismi Il consumo regolare, sia crudo che cotto, delle foglie o delle radici di questo ortaggio ha un effetto benefico sullo stato fisico e, inoltre, il suo succo viene utilizzato in cosmesi per produrre preparati per la pelle irritata
Quando si acquista il radicchio è molto importante che le foglie non siano appassite o troppo bagnate, perché il contenuto vitaminico dipende dalla freschezza del prodotto. Le foglie non devono essere troppo scure e macchiate e il cespo deve essere leggermente aperto. Se la parte esterna del cespo fosse leggermente appassita, bisogna eliminarla insieme alla base altrimenti può risultare molto amara. Come pulire 
È preferibile tagliare i cespi a metà ed allargare leggermente le foglie per far penetrare l'acqua tra le foglie. 
Si conserva in frigo nello scomparto della verdura, chiuso in un sacchetto di plastica o avvolto in un telo da cucina. Può essere conservato in frigo anche per una settimana. Suggerimenti Per smorzare il sapore amaro, metterli a bagno, interi o tagliati, nell'acqua per due-tre ore prima di consumarli.
I radicchi vengono classificati in base all'epoca di raccolta, precoci e tardivi, ed in base alle caratteristiche della pianta come colorazione e forma della foglia, radicchio rosso, radicchio variegato e radicchio bianco. Il gruppo dei radicchi rossi, con foglie di colore dal rosso intenso al rosso carminio con nervatura centrale ben sviluppata di colore bianco comprende il Rosso di Treviso (che si divide nelle due varietà: precoce e tardivo e da cui derivano le altre varietà), il Rosso di Verona ed il Rosso di Chioggia. Il gruppo dei radicchi variegati è caratterizzato, invece, da foglie di colore rosso e bianco con presenza sul fondo di striature di colore verde-giallastro, e la nervatura centrale è in genere meno sviluppata rispetto a quella dei radicchi rossi; a questo gruppo appartengono il Variegato di Castelfranco e il Variegato di Chioggia. Esiste anche la varietà radicchio bianco come il radicchio di Lusia. Radicchi precoci La raccolta si effettua nei mesi di ottobre e novembre. Dopo la raccolta e toelettatura del cespo, che consiste nell'eliminazione delle foglie esterne e nel recidere e raschiare la radice a 3-5 cm, il prodotto viene immesso sul mercato o destinato alla frigo-conservazione per un periodo abbastanza breve. Radicchi tardivi



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